Le competenze e gli strumenti psicoterapeutici, offerti dalla psicologia clinica più recente, consentono oggi di intervenire con efficacia per risolvere le varie forme che del disagio psicologico contemporaneo. Può infatti accadere che sintomi quali:
- ansia e attacchi di panico
- depressione
- fobie
- comportamenti ossessivo-compulsivi
- difficoltà relazionali e/o sociali
- disturbi dell’alimentazione
- disturbi psicosomatici
- dipendenze (da sostanze, dal gioco d’azzardo, dall’uso di Internet, ecc.)
- disturbi della sessualità
si manifestino nei passaggi critici nel ciclo di vita (gravidanza, genitorialità, pensionamento, terza età) o in occasione di eventi traumatici (malattie, lutti, incidenti, perdita del lavoro, ecc,) oppure in quelle situazioni in cui le risorse dell’individuo si flettono o si bloccano per un sovraccarico interno o esterno (pressioni ambientali). In questi casi, rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta offre uno spazio di ascolto e di riflessione a partire dal quale individuare le modalità più veloci ed efficaci per ritrovare una condizione di benessere psicologico e prevenire il cronicizzarsi dei sintomi. Il contatto con lo psicoterapeuta avviene attraverso un primo colloquio conoscitivo il cui obiettivo è quello di analizzare la qualità del disagio psicologico per valutare se la persona possa da sola affrontare le problematiche da cui originano i sintomi. Una rilettura condivisa delle difficoltà presenti può essere sufficiente per migliorare la consapevolezza del cliente e aiutarlo ad individuare modalità più efficaci per reagire.
Se invece i sintomi psicologici appaiono più complessi, lo psicoterapeuta può suggerire una consultazione ossia un breve percorso di 3 o 4 colloqui per mettere in luce le risorse psicologiche a disposizione del soggetto e bilanciarle con le difficoltà che sta affrontando. Al termine della consultazione la persona avrà migliorato la comprensione della propria situazione e scoperto nei sintomi un tentativo disfunzionale di autoguarigione. Con maggiore consapevolezza e motivazione il cliente può utilizzare la propria capacità progettuale e le proprie risorse per affrontare le difficoltà con maggiore resilienza.
Nel caso invece in cui i sintomi siano la manifestazione visibile di una sofferenza più antica o più radicata, può essere utile concordare un progetto individualizzato di psicoterapia che consiste nel dare regolarità e continuità ai colloqui avviati. Il percorso di psicoterapia, di orientamento psicoanalitico, è sempre definito sulla base dei bisogni della persona e degli accordi presi fra lo psicoterapeuta ed il cliente. Per chiarezza espositiva si possono definire le seguenti tipologie di psicoterapia:
- psicoterapia focale in cui viene circoscritto il lavoro psicoterapeutico ad un’area problematica specifica
- psicoterapia breve in cui viene concordato, all’inizio, un certo numero di sedute
- psicoterapia senza limite di tempo: modalità di intervento che incide in profondità sulle difficoltà e sui sintomi psicologici. Anch’esso prevede comunque momenti di verifica e di ridefinizione del progetto con individuazione di nuovi obiettivi.
La psicoterapia con EMDRDi fronte ad esperienze altamente stressanti o traumatizzanti le persone possono andare incontro ad una breve reazione da stress, che si risolve in modo spontaneo, oppure sviluppare nel tempo una sindrome più complessa definita come Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS) che si manifesta con una varietà di disturbi: pensieri intrusivi, flashback, disturbi del ciclo sonno/veglia, appiattimento affettivo, stato di allerta costante, evitamento degli stimoli che possono ricordare il trauma, ecc.
Le esperienze altamente stressanti o traumatiche possono consistere in:
- piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo
- eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)
- eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali calamità naturali (terremoti, inondazioni) o gravi eventi provocati dall’uomo (incidenti gravi, violenza, ecc.)
L’EMDR è una metodologia che può essere integrata nei trattamenti di psicoterapia per aumentarne l’efficacia. Questa tecnica consente di accedere e di portare ad una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze emotivamente stressanti o traumatiche che sono alla base di molti disturbi psicologici.
La terapia EMDR ha come base teorica il modello AIP (Adaptive Information Processing) e si basa su di un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione delle informazioni. Secondo questo modello, quando è presente un forte stress o un trauma, il cervello non riesce ad elaborare l’esperienza che la persona sta facendo e le emozioni spaventose o dolorose, i pensieri e timori, le sensazioni fisiche di disagio, e lo stato di allerta, che il soggetto prova in quel momento, non si risolvono ma si fissano ossia restano attivi nelle reti neurali per poi ripresentarsi improvvisamente ed incomprensibilmente anche in situazioni apparentemente diverse da quelle originarie.
Nelle sedute di psicoterapia, il terapeuta integra l’attività di dialogo con brevi sessioni ripetute di stimolazione alternata destra/sinistra degli emisferi cerebrali per favorire l’avvio del processo naturale di elaborazione e il superamento delle esperienze passate ancora attive e disturbanti.
La consulenza psicologica a distanzaLe nuove tecnologiche di videocomunicazione (come Skype) permettono oggi di offrire consulenza e sostegno psicologico a distanza anche a quelle persone che si trovano permanentemente o transitoriamente nell’impossibilità di recarsi da un professionista.
Potenziali fruitori di questo servizio innovativo sono:
- persone con capacità motorie limitate
- italiani residenti all’estero con insufficiente padronanza della lingua straniera
- professionisti con più sedi di lavoro
- residenti in località prive di servizi specialistici di psicologia e di psicoterapia
Questa tipologia di servizio viene attivata previa verifica, da parte dello psicoterapeuta, dei requisiti necessari.