Disagio scolastico - http://www.normaghisotti.it

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Interventi psicologici per il disagio scolastico
Il disagio scolastico è stato definito (Mancini, Gabrielli 1998) come una condizione affettivo-emotiva non riconducibile direttamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistico o di ritardo cognitivo. Esso si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali che non permettono al bambino o all’adolescente di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere con successo, utilizzando al meglio le proprie capacità cognitive, affettive e relazionali. Il disagio scolastico può manifestarsi in diversi modi: con comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, scarso rendimento, difficoltà di attenzione, apatia, disturbi d’ansia, difficoltà di inserimento nel gruppo, ecc.

Per quanto riguarda le sue cause, è necessario valutare un insieme di fattori (individuali, famigliari, scolastici e sociali) sia singolarmente che nelle loro interrelazioni. La consulenza dello psicologo risulta tanto più efficace quanto prima la famiglia interviene sulle problematicità anche per evitare che si accumuli un ritardo negli apprendimenti che non farebbe che acuire il senso di disagio. Soprattutto in età adolescenziale è prioritario che l’allievo conservi la motivazione allo studio e la naturale spinta vitale a conoscere ed ad apprendere. La formazione scolastica rappresenta infatti un percorso trasformativo verso l’età adulta cui è bene che l’adolescente non rinunci (la dispersione scolastica nelle scuole superiori italiane è stata stimata pari a uno 1 studente su 4. Fonte: Tuttoscuola, 2014)

La consultazione psicologica rappresenta un’occasione di confronto e di ricerca di una sintonia comune per il sistema alunno-genitori-scuola. L’obiettivo è quello di migliorare la consapevolezza di tutti rispetto alle difficoltà presenti (senza cadere nella colpevolizzazione), ridare motivazione e slancio alle sinergie educative degli adulti e valorizzare l’allievo aiutandolo a considerare le sue risorse come una leva per superare le proprie difficoltà.

La psicologia psicodinamica insegna tuttavia che alcune disagi possono rappresentare un sintomo, ossia un segnale di allarme, di difficoltà più profonde che possono riguardare il processo di sviluppo del bambino/adolescente, la coppia genitoriale o la famiglia oppure la scuola che potrebbe presentare delle proprie criticità. A seconda degli esiti di questa valutazione, lo psicologo sarà in grado di proporre le tipologie di intervento più efficaci in un’ottica di lavoro integrato con la famiglia e con la scuola.

Nel caso di disagio scolastico in ragazzi dei primi anni della scuola superiore viene verificata anche la correttezza dell’orientamento scolastico e eventualmente valutata la possibilità di passaggi a corsi di studio più adeguati agli interessi ed alle caratteristiche del singolo studente.

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu